Ciao, ci siamo ancora!

Dopo messi di assenza, volevamo riprendere il nostro "lavoro" con un titolo che facesse chiarezza sin da subito: "Ci siamo ancora!". Effettivamente, in questi mesi non abbiamo più messo niente in questa pagina web, né abbiamo apportato modifiche alla struttura, ma non è stata colpa nostra.

Purtroppo problemi di malfunzionamento del sito (probabilmente legati ad Altervista, visto che non avevamo apportato modifiche particolari), non ci hanno permesso di inserire testi, immagini o files da scaricare.

A dire il vero, i problemi sussistono tuttora, ma siamo riusciti se non altro ad inserire una nuova veglia (che potete scaricare dalla sezione Download) per le missioni 2014, nella quale facciamo anche una preghiera per coloro che ancora si ostinano a festeggiare Halloween.

Speriamo di risolvere al più presto tutti i problemi legati al funzionamento del sito e di poter, quindi, continuare a darvi notizie e materiale.

Ciaooo!!

31 Ottobre 2014

Non abbiate paura di essere santi: l'adorazione del Giovedì Santo

Domani sera, presso la nostra parrocchia, alle ore 21 inizieranno, come ogni anno, i momenti di adorazione guidata davanti l'altare della reposizione. Come di consueto le prime due ore di adorazione saranno guidate dai fratelli del Cammino Neocatecumenale mentre alle 23:00 saranno i giovani della parrocchia ad animare l'adorazione con una veglia ("Non abbiate paura di essere santi") che ci farà meditare sulle parole di Papa Giovanni Paolo II, prossimo alla santificazione. La veglia è consultabile o scaricabile da qui.

Saranno momenti opportuni (ancora del "tempo favorevole") per incontrarci con la Parola di Dio, con la preghiera, con i fratelli. Non lasciamo prendere dal sonno, dalla sola tradizione popolare né dalla superstizione (girare i fatidici "7 sepolcri" per evitare qualcosa di negativo). Cerchiamo piuttosto di far compagnia a Gesù, dando alla giornata di domani il giusto senso cristiano.

Naturalmente non perdiamo l'appuntamento pomeridiano con la Santa Messa (Messa in Coena Domini) in cui rivivremo la lavanda dei piedi ma faremo memoria anche dell'istitutuzione del Sacramento dell'Eucarestia e dell'Ordine Sacro.

A domani, quindi...non mancate!!!

16 Aprile 2014

24 Ore per il Signore

"24 ore per il Signore": oggi venerdì 28 marzo, Papa Francesco dà il via all'iniziativa quaresimale del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, che consiste nel dedicare un'intera giornata (24 ore per l'appunto) al sacramento della riconciliazione.

A questa giornata, come sottolinea il presidente del suddetto Consiglio, monsignor Rino Fisichella, hanno aderito anche le diocesi e così anche la nostra parrocchia di Cristo Re. Mons. Fisichella ha spiegato che la giornata vuole "consentire a quanti lo desiderano di accostarsi al sacramento della penitenza, meglio se in un contesto di adorazione eucaristica". 

La giornata dedicata alla riconciliazione si concluderà a Roma domani alle 17, con la celebrazione dei primi vespri della quarta domenica di quaresima nella chiesa di Santo Spirito in Sassia, santuario cittadino della Divina Misericordia.

Nella nostra parrocchia il programma è leggermente diverso da quello previsto dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, ma non meno importante e ricco:

Ore 17:00 Apertura della chiesa; possibilità di confessarsi 

Ore 17:30 Recita del Santo Rosario

Ore 18:00 Santa Messa con meditazione sulla Via Crucis

Ore 19:00 Possibilità di accostarsi al sacramento della riconciliazione fino alle 22:00

Ore 22:00 Veglia conclusiva della giornata dal titolo "Misericordia non sacrificio", scaricabile da qui.

 

28 Marzo 2014

Padre Salvatore Tuzzeo confermato alla guida della Parrocchia

Il nostro amatissimo sacerdote don Salvatore Tuzzeo, nel giorno del suo compleanno (2 gennaio u.s.), ha rimesso il suo mandato di parroco nella mani di Mons. Mario Russotto, Vescovo di Caltanissetta, in ottemperanza al canone 538 paragrafo 3 del Codice di Diritto Canonico, per raggiunti limiti di età (75 anni).

Mons. Russotto, tuttavia, preso atto della lettera di Padre Tuzzeo, lo ha riconfermato alla guida della Parrocchia di Cristo Re senza un termine temporale. A darne notizia è stato lo stesso parroco durante la messa pomeridiana di giorno 7 marzo (primo venerdì di quaresima) ad un'assemblea che ha accolto la notizia con gioia e commozione: per il sacerdote una vera e propria standing ovation segno del sincero e nutrito affetto che la comunità parrocchiale prova per il suo parroco.

Padre Salvatore Tuzzeo, ancora pieno di quella vitalità che lo ha portato a far nascere e crescere quella che fino a poco tempo fa era la parrocchia più giovane di Mussomeli, con umiltà e obbedienza alla Chiesa ha presentato le sue "dimissioni" al Vescovo, iniziando la sua lettera con una bella espressione latina: "Si licet magna parvis componere: “bonum certamen certavi cursum consummavi fidem servavi”, in reliquo…". Ha quindi sottolineato il suo amore per il popolo che gli è stato affidato dal compianto Vescovo Alfredo Garsia nel 1979, ringraziando il Signore per la gioia che gli ha sempre dato, anche in mezzo a  tante difficoltà, per mettere su questa parrocchia "non solo strutturalmente ma soprattutto come chiesa di pietre vive che ho sempre amato come padre che vede nascere la propria figlia e cerca di farla crescere secondo la Parola e l’Amore di Dio".

E possiamo dire con certezza che padre Tuzzeo ha davvero messo tanto amore e tanto zelo pastorale, in questi 35 anni, per portare avanti la parrocchia di Cristo Re. Tanto lavoro e tanti frutti: ben tre sacerdoti sono venuti fuori dalla giovane parrocchia, ma sopratutto una comunità viva e vivace come il suo parroco.

Il Vescovo Russotto, che conosce bene l'operato del nostro parroco, lo ha quindi riconfermarlo con piena stima e fiducia.

Noi non aggiungiamo altro anche perché la stampa ha già riportato la notizia, ma volevamo soltanto gioire insieme a tutta la comunità parrocchiale per la decisione del Vescovo e ringraziare Padre Tuzzeo per tutto quello che ha fatto per noi in questi 35 anni.

Il coro "Milites Christi"

9 Marzo 2014

Quarantore parrocchiali

Domani mattina iniziano le Quartantore presso la nostra parrocchia fino a domenica mattina quando al termine delle Santa Messa conclusiva, tempo permettendo, Gesù-Eucarestia sarà accompagnato in processione nella chiesa di Santa Maria dei Monti.

La liturgia prevederà i seguenti appuntamenti:

Giovedì, Venerdì e Sabato: 

ore 10:00 Santa Messa di esposizione

ore 14:00 Ora Santa

ore 18:15 Rosario Eucaristico

ore 18:30 Vespri Solenni

 

Domenica mattina:

ore 11:15 Messa solenne conclusiva 

ore 12:30 Processione con il SS. Sacramento fino alla Chiesa dei Monti

 

Per avere maggiori informazioni sulle Quarantore vi invitiamo a scorrere questa pagina e troverete un articolo dello scorso anno, oppure per un'informativa completa consultate la pagina facebook dell'Ass. Turistica Terra Nostra dedicata alle stesse 40 ore.

29 Gennaio 2014

E' arrivata la Misericordina

 

Finalmente è disponibile sul nostro sito affiliato Libreria del Santo la famosa Misericordina che qualche settimana fa Papa Francesco ha voluto regalare in Piazza San Pietro ai tanti fedeli presenti. Cos'è la Misericordina? "Una medicina spirituale che fa arrivare la Misericordia nell’anima. Si manifesta attraverso la pace del cuore, la gioia interiore ed il desiderio di fare del bene. La sua efficacia è garantita dalle parole di Gesù".

Il set comprende:

- Rosario della Divina Misericordia
- Immagine di Gesù Misericordioso
- Flyer informativo

La pratica consigliata dal Papa è quella della corona della Divina Misericordia, diffusa da Santa Faustina Kowalska, suora mistica polacca canonizzata da Giovanni Paolo II nel 2000.

Per acquistare la Misericordina cliccate su uno dei banner laterali relativi alla Libreria del Santo oppure andate sulla nostra sezione News e fate la ricerca direttamente dal Widget Ricerca Libreria del Santo scrivendo semplicemente "misericordina" e cliccando su "Trova il tuo libro": sarete portati direttamente alla pagina con scheda del prodotto che potete acquistare.

28 Novembre 2013

Festa di San Giuda: notizie sul santo

Domenica 27 Ottobre, la nostra Parrocchia ricorderà come ogni anno, in modo solenne, San Giuda Taddeo, uno degli apostoli di Nostro Signore. In verità, la festa liturgica cade esattamente il 28 Ottobre, ma per ovvi motivi è sempre spostata alla quarta domenica di Ottobre. 

La figura di San Giuda è spesso offuscata dall'omonimia con l'altro Giuda, l' Iscariota, il traditore, e di conseguenza non c'è, almeno dalle nostre parti, una forte devozione verso questo santo. E' anche vero che nella nostra parrocchia sono molti i devoti a San Giuda, ma a livello paesano, questa festa non è mai "decollata". Eppure, Giuda Taddeo non si può considerare un santo "minore" (sempre che ce ne fossero santi di serie B), in quanto oltre ad essere uno dei Dodici scelti proprio da Gesù, era cugino dello stesso Gesù.

Giuda Taddeo nacque a Nazareth (la città di Maria, madre di Gesù), da Alfeo, fratello di San Giuseppe, e da Maria di Cleofe, una delle donne che secondo i vangeli accompagnarono Gesù sul Calvario e che ricevettero dagli angeli l'annuncio della Resurrezione.

Era più o meno coetaneo di Gesù e di certo trascorse la sua infanzia insieme al Signore, visto che era abitudine presso gli ebrei vivere in "clan".

I Vangeli gli attribuiscono solo una frase (in Gv 14,22), quando, nell'Ultima Cena, chiede a Gesù come mai si fosse manifestato solo agli Apostoli e non al mondo intero. Già questa piccola frase testimonia il suo entusiasmo verso la Parola di Gesù, di cui comprende la portata universale e salvifica, tant'è che vorrebbe farla conoscere a tutte le nazioni.

Giuda era soprannominato "Taddeo" da "Thad" che significa "dolce, misericordioso, amabile, generoso" e "Lebbeo" che significa coraggioso, e questa è un'ulteriore prova della dolcezza e del coraggio di quest'Apostolo nel seguire gli insegnamenti di Dio.

Sappiamo che San Giuda evangelizzò prima la Giudea, poi la Mesopotamia ed arrivò fino in Persia. Fu in una di queste province che il cugino del Signore scrisse una lettera apostolica per combattere gli eretici e i bestemmiatori che con false dottrine e sregolatezza dei costumi davano scandalo tra i fedeli.

In Persia, Giuda Taddeo si ricongiunse con un altro apostolo, Simone il Cananeo, ed insieme evangelizzarono la regione, convertendo tanti pagani. Gli stregoni del posto, però, non vedevano di buon occhio l'operato dei due apostoli e, per invidia, incitarono una rivolta popolare contro di loro. San Giuda e San Simone si rifiutarono di sottomettersi ai loro dèi e per questo furono martirizzati. Era circa il 70 d.C.

Non si sa con certezza come furono uccisi, mentre sappiamo che i loro resti furono portati da Babilonia a Roma e depositati nella Basilica di San Pietro, nella cappella laterale di San Giuseppe, a sinistra della Confessione. La Chiesa li ricorda entrambi il 28 Ottobre, giorno in cui celebra la memoria del loro martirio.

Come dicevamo all'inizio, spesso il nome del traditore (Giuda l'Iscariota) ha messo per molto tempo in ombra la figura di questo santo che la Chiesa, invece, onora e invoca fin dal XVIII secolo come patrono dei casi disperati e degli affari senza rimedio. San Giuda è il Santo degli impossibili.

Tanti fedeli possono testimoniare che hanno ricevuto da Dio grazie insperate, grazie all'intercessione di San Giuda.

Quindi, qualunque sia la malattia, la miseria, l'angustia del cuore e dell'anima, perfino la disperazione, si può ricorrere a lui e chiedere la sua potente intercessione.

Ricordiamo, infine, che il nostro coro ha composto un canto proprio in onore di San Giuda dal titolo "Testimone di Cristo"!

24 Ottobre 2013

 

Novità per il nuovo anno pastorale

Approfittando di questo spazio per fare i nostri migliori auguri al Vescovo di Caltanissetta, Mons. Mario Russotto, che oggi compie i suoi primi dieci anni di episcopato, volevamo presentare delle piccole novità sul sito per il nuovo anno pastorale.

Queste novità a dire il vero sono minime, ma sempre tendendi a migliorare l'usufruibilità da parte di voi visitatori. Abbiamo sistemato, infatti, l'area Download dando il primo posto alla consultazione della Parola di Dio (Bibbia di Gerusalemme) com'è giusto che sia. E abbiamo sistemato i restanti file scaricabili, che in precedenza erano messi alla rinfusa, con il seguente ordine: "Materiale diocesano", "Veglie e adorazioni" e "Materiale vario". In particolare, nella sezione "Materiale diocesano", troverete per ora il Monitore, l'Annuario, il Calendario diocesano e, in anteprima, la nuova lettera pastorale del Vescovo.

Come già accennato nel precedente articolo, da quest'anno abbiamo inserito iBreviary, un'ottima utiliy per chi vuole pregare ovunque si trovi e non dispone di un breviario (per ogni approfondimento rimandiamo all'articolo precedente del 19 settembre).

Tra le novità più importanti, tuttavia, c'è il sito parrocchiale che a breve sarà messo online, al termine degli ultimi ritocchi (anche se quasi sicuramente non tutto sarà completo al momento del suo "lancio"): il sito sarà raggiungibile al seguente indirizzoma non sostituirà il presente sito che anzi continuerà ad offrirvi spunti e downoad interessanti.

27 Settembre 2013

iBreviary sul nostro sito

Cos'è iBreviary? E’ il tuo Breviario portatile. Puoi usarlo per pregare con i testi completi della Liturgia delle Ore, in ben 5 lingue. Basta avviare l’applicazione e ti troverai davanti tutti i testi del giorno.

I testi della Liturgia delle Ore, sono formattati proprio come appaiono nella versione cartacea. 

iBreviary ti offre il Messale quotidiano completo per seguire la Messa oppure, se sei un sacerdote, anche per celebrarla. Un po’ come il Messalino che trovi in Chiesa, o il foglietto della Messa.
Il Messale contenuto in iBreviary e’ completo di: Ordinario, Liturgie eucaristiche, Comuni per le messe dei Santi, Letture della Messa, Prefazi, Rituali per le varie celebrazioni, Preghiere dei fedeli, Benedizioni solenni, ed altri testi liturgici.

Ti trovi in un luogo tranquillo, e hai il desiderio di pregare il Rosario o celebrare una Via Crucis? iBreviary ti offre tutto questo. iBreviary contiene tutte le principali preghiere cattoliche.
iBreviary offre anche i testi completi dei Rituali per la celebrazione di tutti i Sacramenti: l’Unzione degli Infermi, il Viatico, il Matrimonio (compreso di letture), le Esequie, la comunione agli ammalati, e moltissimi altri rituali di benedizione che potranno esserti utili per la meditazione, la preghiera ed il ministero ecclesiale.

Esiste anche una funzione per iPad molto comoda in quanto dà la sensazione di avere in mano davvero la versione cartacea.

iBreviary Pro Terra Santa non è solo disponibile per i principali tablet e smartphones. Anche dal tuo telefono cellulare per il quale iBreviary non è ancora disponibile. Inoltre sarà possibile utilizzare iBreviary in modalità WEB on line. Noi offriamo la modalità di consultazione online sul nostro sito, ma per chi lo desidera è possibile scaricare l'App per i principali smartphone e tablet a questo indirizzo: http://www.ibreviary.org/it/.

Troverete sempre il "nostro" iBreviary nella sezione Extrasotto l'Almanacco Cattolico. Comunque oggi vi diamo la possibilità di consultarlo anche alla fine di quest'articolo di presentazione.

Speriamo di avervi fatto un regalo gradito. Una buona giornata a tutti.

19 Settembre 2013

Preghiera e digiuno per la pace in Siria

Domani 7 settembre è prevista una giornata di digiuno e preghiera per scongiurare un'attacco USA alla Siria che causerebbe un'altra inutile guerra (per alcuni il rischio è che si scateni la Terza Guerra Mondiale in considerazione degli interessi e dei Paesi che potrebbero decidere di schierarsi da una parte o dall'altra): questo il desiderio e l'invito di Papa Francesco espresso giorni addietro sulla scia della tensione che si sta creando tra il paese arabo e gli Stati Uniti.

Il Sommo Pontefice ha invitato tutti (e non solo i cattolici) ad aderire a questa giornata "pro-pace". In particolare in Vaticano già è tutto pronto secondo questo schema:

18:30: piazza San Pietro aperta a tutti i fedeli ed inizio della meditazione: verrà letto il testo dell'Angelus con cui domenica scorsa il Papa ha convocato la "Giornata di preghiera e digiuno per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero".

19:00: inizio della veglia vera e propria: la prima parte, ha spiegato padre Lombardi, sarà di carattere mariano, con l'intronizzazione della Madonna 'salus populi romani' con partenza dall'obelisco. Subito dopo inizierà la recita del rosario, guidata al Papa: all'inizio di ogni mistero, dopo la lettura biblica si leggerà a commento il testo di una poesia di santa Teresina di Gesù Bambino, e alla fine si ripeterà l'invocazione "Regina della Pace, prega per noi". Questa prima parte si concluderà con la meditazione del Papa, intorno alle 20-20.30.

Dopo le parole di Francesco, prenderà il via la seconda parte della veglia - alla presenza di Bergoglio - di carattere più eucaristico. L'adorazione eucaristica sarà scandita in cinque tempi, ognuno dei quali precede una lettura biblica sul tema della pace, una preghiera di Pio XII sul tema della pace, invocazioni in forma responsoriale per chiedere la pace, il canto, l'offerta dell'incenso, il silenzio per l'adorazione personale.

Al termine di ognuno dei cinque tempi dell'adorazione guidata, cinque coppie di persone, in rappresentanza di Siria, Egitto, Terra Santa, Usa, Russia, faranno l'offerta dell'incenso, nel braciere collocato alla destra dell'altare.

Ancora, al termine dell'adorazione guidata, dopo tre minuti di silenzio, avrà inizio l'ufficio delle letture, "nella forma più lunga prevista per una celebrazione vigilare", ha puntualizzato padre Lombardi.

22.15:  tempo di silenzio prolungato fino alle 22.40. Poi la benedizione eucaristica del Papa.

Nel pomeriggio di sabato, a partire dalle 17.45, i fedeli che lo vorranno troveranno a disposizione 50 confessori all'interno del braccio di Costantino e sotto i colonnati a destra e a sinistra di piazza S. Pietro.

Questo quanto avverrà in Vaticano, ma ognuno nel proprio paese è invitato a digiunare e mettersi in preghiera per la pace, nei modi e secondo gli schemi proposti dalla varie parrocchie/diocesi.

A Mussomeli, appuntamento al Santuario della Madonna dei Miracoli,ove dalle 23 inizierà una breve veglia di preghiera per la pace secondo uno schema preparato e, a seguire fino alle 5, adorazione animata dai vari gruppi parrocchiali (il Gruppo RnS inizierà alla fine della Veglia inziale).

Una volta si diceva: "Chi rompe paga"

E' finita su Facebook la questione dei danni agli strumenti del nostro coro causata dai ragazzi che hanno animato il Grest, quest'anno, presso la parrocchia.

Una vicenda spiacevole ma non nuova, visto che già lo scorso anno gli animatori del Grest (grossomodo gli stessi del 2013) avevano rotto una chitarra con la relativa custodia per uno sciocco e infantile tentativo di essere simpatici. Il danno ammontante a circa € 120,00 non è stato pagato dagli autori del "disastro" ma dalla suora che ha voluto mettere le mani nelle proprie tasche per non scomodare le "piccole pesti".

Quest'anno i nostri ragazzi del coro hanno invitato gli animatori all'inizio del Grest ad essere più attenti e responsabili, specie con le cose che non sono della parrocchia (gran parte delle attrezzature e degli strumenti che si trovano in cantoria, infatti, sono stati acquistati dagli stessi coristi e non dalla parrocchia), ma alla fine si è rivelato un inutile invito, perché gli animatori forti dell'esperienza passata ("rompo e non pago"), durante la festa finale del Grest hanno usato incautamente diverse apparecchiature del coro (mixer, cavi, aste e proiettore) rompendo quasi tutto.

Mentre lo scorso anno, una della animatrici aveva promesso che avrebbe raccolto i soldi tra tutti gli animatori (cosa poi non fatta), quest'anno l'unica risposta a  dei danni evidenti già al termine della festa (un'asta, un microfono e un cavo rotti), è stata un sorrisino.

Venerdì scorso, durante le prove generali per il matrimonio di giorno 27, ci siamo accorti che anche il mixer era stato danneggiato in modo irreparabile, oltre ad un altro cavo rimasto in cantoria e bloccato sotto una canalina. A questo punto non ci abbiamo visto più, perché non si può tollerare un simile comportamento irrispettoso da chi dovrebbe educare dei bimbi durante il periodo estivo.

E' vero che la suora ha promesso di pagare tutti i danni, ma per noi non è solo una questione di vederci rimborsare gli strumenti rotti: crediamo, infatti, che questi ragazzi vadano responsabilizzati, facendogli pagare i danni causati, altrimenti il prossimo anno saranno ancora più liberi di distruggere quanto più possibile...e non solo in chiesa. Fargli capire che "chi rompe paga" è senz'altro la più grande forma di educazione che si può impartire a questi ragazzi che saranno il futuro della società. 

Crediamo che non ha senso permettergli di fare tutto pur di mantenerli vicino alla parrocchia: lo stesso Gesù insegnava a rispettare delle regole e, soprattutto, a rispettare gli altri.

Ci auguriamo che nei loro confronti vengano presi i provvedimenti più idonei per la loro crescita.

31 luglio 2013

Finalmente sposi!!! Auguroni corali!

Con grande gioia, lo scorso sabato 27 luglio, abbiamo animato la Santa Messa del rito del matrimonio dei nostri amici/colleghi Giuseppe Carapezza e Sonia Spoto che, al culmine di una bellissima storia d'amore lunga quasi 7 anni, hanno promesso davanti a Dio di amarsi per sempre, unendosi nel vincolo sacro del Matrimonio. 

Le nozze sono state benedette dal parroco don Salvatore Tuzzeo presso la nostra chiesa di Cristo Re.

Da tutti noi i più sinceri auguri di una lunga e felice vita insieme. Che il Signore li colmi di ogni benedizione. Tantissimi auguri da tutto il coro.

30 Luglio 2013

La Bibbia di Gerusalemme

Da oggi nella nostra sezione Download troverete la Sacra BIbbia nella famosa versione della Bibbia di Gerusalemme. Finalmente questa pregiata (e diciamolo pure, più costosa rispetto alle altre) versione della Sacra Scrittura a disposizione di tutti.

Ve ne proponiamo due varianti: una consultabile online in modo semplice e una scaricabile sul PC da poter consultare comodamente anche senza collegamento internet.

Ricordiamo, inoltre, che nella sezione Extra trovate anche il link alla Bibbia CEI (versione 1974 e 2008), alla Vulgata, alla Bibbia Interconfessionale e alla Bibbia in mp3.

Speriamo di avervi fatto un regalo gradito. Buone Vacanze!!!

25 luglio 2013

Con "Il lembo della fede" per concludere l'anno pastorale

Ci si avvia a concludere l'anno pastorale (già in parte terminato nelle parrocchie, ove inizia il Grest), con l'ultimo incontro di preghiera interparrocchiale del 28 Giugno prossimo.

E' stato un lungo percorso di Veglie che da Febbraio a Giugno ha toccato tutte e cinque le parrocchie di Mussomeli, e che si concluderà al Santuario Diocesano di Maria SS. dei Miracoli venerdì prossimo alle 20:30.

Le Veglie interparrocchiali, pensate e volute fortemente dal compianto Salvino Mingoia, hanno toccato i personaggi più emblematici della fede cristiana di cui parla la Bibbia (Abramo, Mosé, Giacobbe, Zaccheo, Maria), cercando di rispondere all'invito di Papa Benedetto XVI di far comprendere ai cattolici "più profondamente che il fondamento della fede cristiana è «l’incontro con un avvenimento, con una Persona che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva». Fondata sull’incontro con Gesù Cristo risorto, la fede potrà essere riscoperta nella sua integrità e in tutto il suo splendore. «Anche ai nostri giorni la fede è un dono da riscoprire, da coltivare e da testimoniare», perché il Signore «conceda a ciascuno di noi di vivere la bellezza e la gioia dell’essere cristiani»".

Così, in quest'Anno della Fede, indetto dallo stesso Papa Ratzinger, abbiamo accolto l'invito di Salvino di organizzare queste veglie sulla fede, ma con un obiettivo più profondo: ricercare l'unità fra le varie realtà parrocchiali e i vari gruppi religiosi presenti in paese, spesso troppo distanti fra di loro. La malattia di Salvino prima, la sua dipartita poi, non ci hanno scoraggiati, ma anzi ci hanno spinti a seguire fortemente la sua intuizione, portando quello spirito di fratellanza e condivisione in tutte le parrocchie che abbiamo toccato.

Il 28 Giugno concluderemo questo percorso, alla fine del quale sarà giusto fare un bilancio, presso il Santuario della Madonna dei Miracoli, patrona di Mussomeli. Ancora una volta la fede sarà il tema portante, ed in particolar modo, la Veglia sarà basata sull'ultima Lettera Pastorale del nostro Vescovo Mario Russotto, da cui prende anche il titolo: Il lembo della fede.

Sarà quindi la figura dell'emorroissa a farci riflettere a farci pregare, perché sappiamo cogliere ogni giorno la salvezza che viene dal Signore che passa e che spesso noi snobbiamo, perché presi da troppe cose.

Vi ricordiamo inoltre che, come tutte le altre veglie, anche quest'ultima è già scaricabile nella nostra Area Download o direttamente a questo link.

22 Giugno 2013

Sito parrocchiale...in costruzione!!!

A breve avremo online il sito della nostra parrocchia. Non sappiamo ancora l'indirizzo esatto ma sarà un sito molto ricco nei contenuti. Naturalmente "militeschristi.altervista.org" continuerà a sussistere senza particolari modifiche. Anzi il sito parrocchiale rimanderà a quello del coro per tutti gli approfondimenti sul nostro coro. Del resto "militeschristi.altervista.org" è anche una finestra sugli eventi AIsc e sul nostro paese, anche per temi non prettamente religiosi!

Nel nuovo sito sarà possibile registrarsi e ricevere le newsletters!!! Stiamo lavorando per voi!!

29 Aprile 2013

Si lotta per salvare l'Ospedale di Mussomeli

Nonostante certi "poteri" cerchino di far passare tutto nel più totale silenzio, grazie ad un'attenta disinformazione dei cittadini, le sigle sindacali di CGIL, CISL e UIL da tempo cercano, sfruttando la stampa, di richiamare l'attenzione sulla delicata questione dell'Ospedale Maria Immacolata Longo di Mussomeli che non è certo rosea: alcuni reparti sono a rischio chiusura (come la chirurgia dove l'indice occupazionale è di circa il 18% mentre dovrebbe essere almeno dell'80%), alcuni macchinari sono inutilizzati, nonostante siano presenti da tempo presso il presidio ospedaliero e, più in generale, lamentano una gestione aziendale dello stesso ospedale che fa rabbrividire.

Insomma tanta politica, tanti giochi di potere, troppi interessi economici e pochissima attenzione alla salute dei cittadini.

Per questo motivo le Associazioni Insieme senza confini, di cui il nostro coro fa parte, da tempo hanno deciso di intraprendere una battaglia a favore del nesocomio per evitarne la chiusura e garantirne un ottimo livello in termini di prestazioni. L'impegno si è concretizzato in questa settimana con l'incontro di lunedì sera, presso la nostra cantoria, con le sigle sindacali che hanno fatto presente la drammatica situazione in cui versa l'ospedale. Due giorni dopo, mercoledì mattina le AIsc insieme alle OO.SS. si sono recate dal Sindaco Salvatore Calà per far emergere tutte le problematiche discusse nella riunione di lunedì, giorno 22 Aprile, e il desiderio di incontrare quanto prima il Commissario Straordinario, prof. Vittorio Virgilio, per metterlo davanti alle sue responsabilità, anche perché lui stesso aveva fatto varie promesse due mesi addietro, non ancora mantenute.

In particolare, durante l'incontro con il sindaco e l'ass. Francesca Gelsomino, l’attenzione è stata focalizzata dai sindacati sui seguenti punti:
1) utilizzo del l videolaparoscopio e del mammografo.
2) l’atteso arrivo di alcune importanti figure professionali presso il presidio ospedaliero di Mussomeli, tra cui un terzo anestesista, un quarto ortopedico, un terzo tecnico di laboratorio analisi, un terzo tecnico di radiologia.


Nel corso dell’incontro, gli stessi sindacati hanno presentato al Sindaco e alle Associazioni il Dott. Antonino Bosco, esperto gastroenterologo, il quale ha dato la sua totale disponibilità ai presenti ed ai cittadini di Mussomeli e dei paesi viciniori per attuare la prevenzione del tumore al colon-retto che nei Paesi occidentali, come indicato dall’AIRC, rappresenta il terzo tumore maligno per incidenza e mortalità, dopo quello della mammella nella donna e quello del polmone nell’uomo. Inoltre il Dott. Bosco ha lasciato un'ottima impressione a tutti i presenti per la sua umiltà e il suo amore per la professione svolta, come lui stesso ha sottolineato, con spirito cristiano: egli infatti si ispira a San Giuseppe Moscati, un medico italiano canonizzato da Giovanni Paolo II nel 1987. Proprio su Moscati il Dott. Bosco ha espresso il desiderio di farne conoscere, quanto prima, la figura ai Mussomelesi.

Tutti i presenti hanno invitato il Sindaco a chiedere un incontro urgente con il Commissario Straordinario per la soluzione delle problematiche prima indicate. Il Sindaco ha mostrato, in tal senso, la sua totale disponibilità ed apertura, vista la gravità della situazione, per la risoluzione di tali problemi ed ha garantito che provvederà immediatamente a fissare un incontro con il Prof. Virgilio.

26 Aprile 2013

Due novità in questa primavera

La primavera ha portato due novità nel nostro coro. La prima (come evidenziato dall'immagine, è l'affiliazione al sito di Amazon, che permetterà ai nostri visitatori di poter fare acquisti a prezzi convenienti sul famoso sito della compagnia di commercio elettronico statunitense, presente in tutto il mondo. 

Come acquistare? Semplice: abbiamo creato una nuova pagina "Negozio online" e da lì potete cliccare sui vari link o banner per effettuare gli acquisti. Anche nella sidebar laterale troverete un banner su un prodotto specifico (che cambierà nel tempo) e che potete comprare ad un prezzo vantaggioso. 

E allora cosa aspettate? Iniziate a cliccare e... a comprare!!!

La seconda novità, riguarda il nostro coro in modo diretto. Con la messa di Pasqua siamo entrati nel quindicesimo anno di attività "canora"; siamo ancora giovani ma abbiamo fatto tante cose in questi anni, sono passate dalla nostra cantorie tante persone, abbiamo fatto molte esperienze, ci siamo divertiti e ci siamo arrabbiati....ma ci siamo sempre stati.

Sono passati già 4 anni da quando abbiamo ricordato in nostri primi 10 anni e ora rincorriamo i 15. La speranza è di festeggiare al meglio per la prossima Pasqua. Durante quest'anno, che ci separa dall'evento, abbiamo indetto un'iniziativa per i nostri coristi, che porterà ad eleggere il miglior corista del 15° anno, nel giorno di Pasqua 2014.

L'iniziativa è aperta anche ai nuovi coristi, quindi....puoi unirti a noi ;) 

19 Aprile 2013

Papa Francesco: un umile papa-parroco sul soglio di Pietro

Le dimissioni di Papa Benedetto dell'11 febbraio u.s. avevano lasciato senza parole l’opinione pubblica e non solo la Chiesa: durante  il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto e di altri tre beati, seguendo le regole previste dal Canone 332 del Codice di Diritto Canonico, che al comma 2 richiede «che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata», Papa Ratzinger, infatti, aveva dichiara di rinunciare al ministero petrino a partire dalle 20:00 del 28 febbraio seguente. 

Così il 28 febbraio la nostra amata Chiesa si è ritrovata senza il suo pastore, ma questa volta non per la morte di quest'ultimo ma per la sua scelta di dimettersi, caso raro nella storia della Chiesa (l'ottavo per l'esattezza), ma previsto appunto dal Codice di Diritto Canonico.

Il conclave per l'elezione del nuovo pontefice è iniziato martedì 12 marzo, e il giorno successivo Alle 19:06 arriva la tanto attesa fumata bianca (dopo la quinta votazione dei cardinali) ad annunciare al mondo che la Chiesa ha il suo nuovo Papa, il 266° della sua storia. Dopo poco più di un’ora arriva il famoso annuncio dell’Habemus Papam, con il quale il cardinale protodiacono Jean Louis Tauran comunica al mondo intero il nome del Cardinale eletto Papa e il nome che egli ha scelto come pontefice: è il cardinale argentino (di origini piemontesi) Jorge Mario Bergoglio il successore numero 255 di Pietro che da oggi sarà Papa Francesco.

Si presenta subito con  una grande umiltà fin dal suo discorso iniziale:

Fratelli e sorelle, buonasera!

Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo … ma siamo qui … Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca.

[Recita del Padre Nostro, dell’Ave Maria e del Gloria al Padre]

E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo e nel quale mi aiuterà il mio Cardinale Vicario, qui presente, sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella!

E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima – prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me.

[…]

Adesso darò la Benedizione a voi e a tutto il mondo, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà.

[Benedizione]

Fratelli e sorelle, vi lascio. Grazie tante dell’accoglienza. Pregate per me e a presto! Ci vediamo presto: domani voglio andare a pregare la Madonna, perché custodisca tutta Roma. Buona notte e buon riposo!

Si è rivolto alle persone come loro Vescovo e non Papa, non ha indossato una croce d'oro ma ha lasciato quella di ferro che aveva da cardinale; non ha voluto le famose e costose scarpe rosse; nessuna mozzetta.

Anche nei giorni a seguire ha mostrato gesti insoliti chiedendo una riduzione della scorta e pagando personalmente il suo conto in albergo per la sua permanenza a Roma per il conclave; ha indossato un copricapo più essenziale, al massimo la mitria per le occasioni più formali. Ha voluto un anello piscatorio d’argento e non d'oro. E ancora, per lui, niente camauro, quel berretto di velluto rosso bordato d’ermellino (ma sintetico) amato da altri Papi.

Accanto a queste "rinunce" il nuovo Papa si è mostrato rivoluzionario anche nelle parole (desiderando "una Chiesa povera e per i poveri") e nel rapporto con gli altri: chiama i cardinali "fratelli", scende dalla jeep (scoperta) per salutare chi non può vederlo bene, a fine messa va a salutare tutti i fedeli come farebbe un semplice parroco, e si preoccupa di una guardia svizzera che è stato in piedi per molto tempo, offrendogli una sedia e una merendina, restando a sua disposizione per altro.

21 Marzo 2013

 

Primo ciclo di Veglie interparrocchiali

Ci siamo. Dopo l'intoppo causato dalla neve che ci ha costretti, giorno 8 febbraio, a rimandare la prima Veglia interparrocchiale presso la Chiesa Madre, mercoledì prossimo, 27 febbraio alle 20:30, inizieremo il ciclo delle veglie presso la Parrocchia San Giovanni Battista. Il tema della Veglia (scaricabile da qui) sarà la grande storia dell'Esodo attraverso le vicende del popolo d'Israele liberato dall'Egitto grazie a Mosè.

Iniziamo, quindi, il primo ciclo di veglie interparrocchiali che da questo mese si snoderà fino al 14 Giugno fra le cinque parrocchie del paese, passando il 31 Maggio anche dal Santuario della Madonna dei Miracoli.

Il tema portante di tutte le Veglie sarà il binomio fede-unità: siamo, infatti, nell'Anno della Fede e non si poteva non dare grande risalto a questo argomento. Accanto al tema della fede si è voluto dare spazio pure al tema dell'unità che, oltre ad essere legato per ovvie ragioni a quello della fede, è la "causa" ma anche l'effetto sperato di queste Veglie interparrocchiali: realizzare cioè maggiore unità tra le singole realtà parrocchiali.

L'unità è, come detto, anche la "causa" di queste Veglie, perché esse nascono dalla volontà di un gruppetto di persone appartenenti ai vari gruppi religiosi locali (Cammino Neocatecumenale, Gruppo di Preghiera "Regina della Pace" e Rinnovamento nello Spirito) che sognano un "cammino" periodico fraterno nella lode al Signore, perché siamo Chiesa solo se siamo uniti nella diversità.

Per chi volesse sapere come si snoderà il ciclo delle veglie, può consultare il presente calendario.

20 Febbriao 2012

Le Quarantore

Oggi iniziano a Mussomeli le cosiddette Quarantore (o Quarant'ore) che prevedono l'esposizione del SS. Sacramento nelle varie chiese locali fino al martedì grasso. Come sempre, l'inizio del periodo delle Quarantore è previsto nella Chiesa di San Francesco. 

Ma ci chiediamo: come ha avuto origine questa pia pratica?

Nella liturgia cattolica le Quarantore sono la rievocazione del periodo che intercorre tra la morte di Gesù (venerdì pomeriggio) e la sua risurrezione (domenica mattina). Stando alla sinossi evangelica, in realtà il Sabato Santo sarebbe durato 40 ore, dalle 3 del pomeriggio di Venerdì Santo all'alba di Pasqua, le 7 del mattino della domenica di risurrezione. Nella Bibbia, il numero 40 ricorre quasi un mezzo centinaio di volte, spesso come simbolo per indicare un periodo cronologico di prova e isolamento.

Queste non hanno solo un significato d'adorazione eucaristica. Infatti sono anche un esercizio liturgico compiuto nell'arco di tempo del Sabato Santo, con Gesù morto e deposto dalla croce e con il prosieguo della sua opera redentiva durante la sua permanenza nel Santo Sepolcro.
Il problema che la liturgia cristiana s'appoggi contemporaneamente a un calendario lunare, in cui il transito al nuovo giorno comincia alle 18 con lo spuntare del nostro unico satellite naturale, e a un calendario solare, che sancisce questo passaggio a mezzanotte, fa sì che le Quarantore nel secondo caso vengano considerate anche parte della liturgia del Venerdì Santo e della Pasqua, sovrapponendosi in tal modo ad altre funzioni come l'Adorazione della Santa Croce e alla Veglia pasquale.
Una simile sorta di scissione liturgica può avere un senso grazie al fatto che, nell'arco di queste 40 ore, per la fede cristiana Gesù Cristo è contemporaneamente morto come uomo e vivo in quanto Dio.
Tra le prime regioni in cui si organizzarono le Quarantore ci furono l'Emilia (1546 a Bologna); le Marche (1542 a Recanati) e il Lazio (1548 a Roma).

A Mussomeli, la pratica delle Quarantore è sentita molto più che in altri paesi della Diocesi, tant'è che le chiese sono sempre affollate anche quando le condizioni climatiche sono molto ostili. Ci si augura però che la grande partecipazione ad esse corrisponda ad una continua adorazione di Gesù anche nel fratello che soffre, che ci tende una mano o che ci insulta e ci infastidisce, altrimenti è una mera e desolante presenza in un luogo sacro.

A Cristo Re le Quarantore inizieranno giovedì 10 Gennaio e si concluderanno con la messa solenne di domenica mattina 13 gennaio (giorno del Battesimo di Gesù). A fine messa, tempo permettendo, ci sarà la consueta processione fino alla Chiesa dei Monti dove continuerà, per altre 40 ore, l'esposizione di Gesù Sacramentato.

Essendo questo il primo articolo del nuovo anno, ne approfittiamo per augurare a tutti un Felice e Sereno 2013.

3 Gennaio 2013

Nasce a Mussomeli l'AIsc

Ieri 30 Ottobre, a Mussomeli, alcune associazioni locali (Pro Loco, Vita ONLUS, Photovalley, Karol Wojtyla ONLUS, We Love Show, Interact Club, Rotaract, Misericordia, Giorgio La Pira, Club Tre Torri, Fare Musica, Coro Polifonico e Noi Giovani di Mussomeli) con la collaborazione di Dario Falletta, Carmelo Nicosia e dell'avv. Amedeo Cumella, hanno ufficializzato la denominazione e il logo di questa intesa tra le stesse associazioni. Nasce così (nonostante gli incontri tra le varie realtà associative siano iniziati il 10 Ottobre) l'AIsc, cioè "Associazioni Insieme senza confini".

Tale "intesa" fra le associazioni, aperta a tutte quelle altre associazioni (anche non di Mussomeli), che vorranno aggregarsi in seguito, si pone le seguenti finalità:

* carattere sociale nell’ambito della cooperazione territoriale allo scopo di sostenere e promuovere l’attivazione ed il relativo proseguo di eventi di beneficienza, culturali, artistici, religiosi e che riguardano la tutela dei diritti civili;
* diffondere la cultura del volontariato gratuito;
* raccogliere informazioni circa la violazione dei diritti dei cittadini;
* mobilitare i cittadini tramite iniziative pubbliche, campagne informative, raccolte di firme, organizzazione di eventi, convegni e manifestazioni, ecc.

31  Ottobre 2012

PELLEGRINO DOVE VAI, PERCHE' VAI, DA CHI VAI?

Queste tre frasi dall’813 d.C., anno in cui un monaco di nome Pelayo ed il Vescovo Teodomiro scoprirono l’arca marmarica che conteneva le spoglie dell’apostolo Giacomo il maggiore (fratello dell’evangelista Giovanni, e figlio di Zebedeo), hanno mosso migliaia di pellegrini lungo la rotta Jacobea, divenendo un flusso che da più di 1200 anni non si è fermato. Anzi le statistiche attuali danno in crescita il numero dei pellegrini.

Stiamo parlando del famoso Cammino di Santiago o Cammino delle Stelle (in quanto fu la Via Lattea a guidare Carlo Magno alla vittoria contro i Mori e alla liberazione della Spagna dai Saraceni, grazie all’intercessione di San Giacomo. L’iconografia spagnola, infatti, lo definisce “Matamoros”, cioè uccisore dei mori).

Il Cammino di Santiago è uno dei tre grandi pellegrinaggi della storia, insieme a quello di Roma e a quello di Gerusalemme. Il Cammino di Santiago è anche definito “Cammino di spade”, mentre quello di Roma è definito Cammino di bastoni e quello di Gerusalemme “Cammino di coppe” (in riferimento al Santo Graal). A differenza dei pellegrini di Roma che sono detti “Romei” (con simbolo la croce) e a quelli di Gerusalemme definiti “palmieri” (con simbolo la palma), i pellegrini che vanno a Santiago sono chiamati “peregrini” (simbolo la conchiglia), in quanto devono raggiungere un luogo peregrino, il più ad occidente del continente europeo: Santiago di Compostela (da Campus Stellae – Campo della stella – quale fu la visione del monaco Pelayo e del Vescovo Teodomiro quando trovarono le spoglie dell’apostolo).

Questa prefazione era doverosa, anzi sembra troppo superficiale per descrivere e presentarne le caratteristiche. Il Cammino di Santiago è un mix di fede, storia, arte, cultura che si snoda dai Pirenei all’Atlantico, sino a raggiungere Finisterre dove, anticamente, prima della scoperta dell’America, si credeva di raggiungere i confini del mondo conosciuto.

Oggigiorno c’è chi non mette la fede al centro di questo peregrinare, ma lungo la strada o arrivati a Santiago, molti si convertono e tutti i pellegrini una volta arrivati, a prescindere dal loro credo religioso, non possono far altro che andare ad abbracciare l’apostolo Giacomo, compagno nella marcia, luce nell’oscurità, ombra nel calore, sollievo nella fatica, difesa nel pericolo, ristoro nel cammino, guida nelle difficoltà.

Il mio cammino di Santiago inizia 8 anni fa quando, per caso, ne vengo a conoscenza grazie ad un libro che mia mamma aveva regalato a mia sorella (Il Cammino di Santiago di Paolo Cohelo): leggendo questo libro fui subito attratto da questo pellegrinaggio, nonostante l’autore non parlasse di un pellegrinaggio religioso. Del resto sono convinto che è il pellegrinaggio che sceglie il pellegrino e non viceversa.

Quella scelta, però, rimase accantonata nel mio cuore: la famiglia che a seguito del matrimonio si venne a formare, il lavoro, gli impegni della vita quotidiana non mi portarono subito sulla strada per Santiago, ma quando si riceve una chiamata del genere, prima o poi devi rispondere, perché è tutto scritto nel tuo cuore ormai. Bisogna solo metterti in ascolto e capire i segnali che Dio ti manda.
A seguito di vicissitudini familiari che preferisco tenere per me, ma dove la mia fede si è rafforzata e ho sperimentato soprattutto la presenza di Maria, mi sono affidato alla Madre Celeste come guida nel mio andare e mi sono detto ch’era giunta l’ora di partire.

Il 2 giugno è iniziato a Lourdes il mio pellegrinaggio religioso anche se ho iniziato a camminare a piedi, verso la santa meta, solo il giorno successivo partendo da Saint-Jean de Port (sui Pirenei francesi) e l’ho concluso il 30 giungo raggiungendo la città di Santiago (nella Galizia spagnola). Non mi sono fermato lì comunque, perché ho camminato altri 3 giorni per raggiungere Finisterre e, quindi, l’Oceano Atlantico, percorrendo così complessivamente 912 Km.

Cos’è stato per me il Cammino? Senza dubbio l’esperienza più bella della mia vita. Quando sono partito cercavo quello che è riportato nel messaggio indicato sulla credenziale italiana (dove vengono apposti i timbri, o “selli” in spagnolo,  del proprio passaggio per ottenere alla fine del pellegrinaggio “la Compostela”, il certificato latino che attesta d’aver compiuto il Cammino a piedi per fede, per devotionis causa, per motivi spirituali, culturali o altro): DI TE HA DETTO IL MIO CUORE: IL TUO VOLTO SIGNORE IO CERCO, NON NASCONDERMI IL MIO VOLTO.

Posso esaminare il mio cammino in due aspetti: fisico e spirituale. Dal punto di vista fisico c’è stata molta sofferenza: il secondo giorno, infatti, sono svenuto; a metà cammino le vesciche ai piedi mi facevano camminare a stento; una settimana prima dell’arrivo a Santiago sono caduto in una discesa sotto il peso dello zaino…insomma il mio fisico è stato messo a dura prova! Anche se un’altra prova fisica, la più difficile da superare, mi attendeva a Santiago: una pellegrina brasiliana ha cercato di sedurmi ma pensando alle tre frasi di cui parlavo all’inizio, sono riuscito a non “macchiare” il mio lungo pellegrinaggio e a non cadere nella più dolce e subdola tentazione, suscitando meraviglia nella stessa ragazza e credo, senza presunzione, anche tanta gioia a San Giacomo.
Poi c’è l’aspetto spirituale del Cammino che, comunque, è molto legato a quello fisico, perché è stata la forza della fede a farmi andare avanti; una fede maturata con la partecipazione assidua alla Santa Messa, già nella mia parrocchia Cristo Re di Mussomeli: è stato proprio Gesù Eucarestia la mia prima vera forza per affrontare questo Cammino. Di grande aiuto è stato pure il Santo Rosario recitato ogni lunedì nella Chiesa di San Francesco che mi ha preparato ad affrontare il viaggio, ma il Signore mi è stato vicino lungo tutto il percorso franco-spagnolo, perché ho riconosciuto il suo volto in ogni pellegrino incontrato lungo la strada. Proprio lungo questa strada ho capito, plasmato dalla fatica dello zaino, che uno deve accettare i pesi della propria vita con gioia, senza restare attaccato alle cose materiali: nello zaino c’era tutta la mia casa e questo mi ha fatto comprendere che è assurdo che nella quotidianità della vita non ci basta mai niente.
Il Cammino mi ha fatto capire anche che la debolezza è la nostra forza, come dice San Paolo: un cammino di questo tipo aiuta a costruire l’armatura per fronteggiare il nemico; la strada con le sue fatiche ti forgia nel fisico e nello spirito; impari la fraternità perché in un mese sei “costretto” a condividere tutto con i tuoi compagni di viaggio, dal cibo, al riposo, agli scoraggiamenti, alle confidenze personali...tutto questo crea un grande spirito di unione tra i peregrini, tanto che quando arriva il momento di far ritorno a casa, una spada di trapassa l’anima, perché devi staccarti da questi splendidi compagni di viaggio.

Buen Camino a todos! Ultreya!!! Suseia Deus adjuvanos!

By D.,
 

21 Luglio 2012

Work in progress

Con il turno delle comunioni del giorno 10 u.s., si sono conclusi anche gli impegni del nostro coro che, come annunciato in precendenza, avrà bisogno di una "ristrutturazione" a Settembre. Nel frattempo lavoreremo sul sito per renderlo sempre più gradevole e ricco di notizie, utili non solo ai coristi ma a tutti coloro che vi accederanno. Ma ci lavoreremo tutta l'estate, quindi ci saranno "Lavori in corso" che però non creeranno problemi di accessi al sito stesso e a tutti i file scaricabili: al massimo non si noteranno particolari novità o si vedranno in modo molto graduale. Se ancora non l'aveste notata, la prima novità è stata l'aggiunta della sezione Extra, dove è stato inserito un prezioso Almanacco che, aggiornato ogni giorno, fornisce varie informazioni: Liturgia di quel giorno, la Liturgia delle ore, il Santo del giorno, le opere ecc...
 

Sempre nell'ottica di un miglioramento e di un'informazione più adeguata, vi invitiamo sempre a collaborare o a fornire suggerimenti a tutti i contatti che trovate. Un saluto nel Signore.

12 Giugno 2012

Lo Spirito Santo ha soffiato su Belici

La tre giorni "...Sui passi di Gesù" si è conclusa domenica 27 con la mezza giornata trascorsa al Santuario di Bilici, accolti dal bravissimo sacerdote don Giuseppe Di Rocco. Un piccolissimo gruppetto del nostro coro ha animato la solenne  messa di Pentecoste delle 17:30, dopo che il parroco di Marianapoli s'era reso disponibile per confessarci al nostro arrivo.

A fine messa, insieme agli altri ragazzi di Cristo Re che si sono uniti a noi per questa bella esperienza, abbiamo goduto della meravigliosa natura che circonda il Santuario e ci siamo fatti anche un pò di cultura sul posto grazie alle appassionate spiegazioni di Loreto, custode del Santuario.

Intorno alle 20:30 abbiamo animato la Veglia di preghiera allo Spirito Santo, proprio in un giorno così legato alla Terza Persona della Santissima Trinità. Sarà stato un caso, ma eravamo in 11 noi di Cristo Re, proprio come gli Apostoli nel Cenacolo nel giorno di Pentecoste. Don Giuseppe è stato per noi la presenza di Gesù e....il vento che all'improvviso ha aperto la porta in ferro ci ha ricordato molto lo Spirito Santo che, come vento, entrò in modo impetuoso nella casa degli Apostoli. Certo, solo coincidenza! Ma anche senza tutte queste coincidenze, siamo certi che lo Spirito Santo eri lì su di noi, a riempirci di quei frutti di amore, gioia, pace, benevolenza di cui parla la Bibbia.

Abbiamo rafforzato l'amicizia con don Giuseppe, sacerdote eccezionale per la sua preparazione, la sua umiltà e la sua generosa disponibilità; abbiamo fatto amicizia con Loreto e con Daniele e sua moglie...e con il bimbo che portava in grembo. Con loro abbiamo trascorso la parte finale della giornata in una pizzeria a Villalba.

E' stata un'esperienza bellissima che ci ha segnati tutti positivamente, tanto che siamo desiderosi di riperterla, anche perché abbiamo veramente sperimentato la presenza del Signore, come del resto nei precedenti appuntamenti "...sui passi di Gesù"; ma concludere con la discesa dello Spirito Santo, che ci guida e ci da forza e vigore nel difficile cammino verso la santità, è stato senz'altro il momento delle tre tappe che ci ha incoraggiato di più nel continuare in queste iniziative e, in generale, a cercare sempre Dio nella sua Parola, nei Sacramenti e nei fratelli, per gridare a tutti che "Gesù è il Signore"!!

Ringraziamo profondamente tutti coloro che hanno collaborato a questi tre diversi momenti di vivere sui passi di Cristo, e in particolare don Giuseppe che da sconosciuto è diventato subito nostro amico e compagno di viaggio. Speriamo adesso che, come ha detto lui durante l'omelia della messa, anche lo Spirito Santo non sia più un perfetto sconosciuto ma uno sposo o una sposa (anche perché Ruah in ebraico è femminile) per ciascuno di noi. Invochiamolo spesso allora. Ogni giorno. Chiediamolo al Padre per mezzo di Gesù. Chiediamolo per mezzo di Maria, la calamita dello Spirito Santo!

Per visualizzare le foto della giornata potete andare sulla nostra Gallery

29 Maggio 2012

Si è chiuso un ciclo decennale

La comunicazione arriva per prima sul profilo facebook: il nostro coro è arrivatato alla fine di un capitolo lungo 13 anni. Proprio ieri veniva pubblicata, sempre su facebook, la foto della prima formazione del coro "Milites Christi" (seppur con alcuni assenti) e oggi viene presa la decisione di chiudere questa "stagione 2011/2012" con i superstiti di un gruppo che da novembre si è andato sfaldando fino a ridursi all'osso.

Una serie di abbandoni, anche di elementi portanti, fino ad arrivare a un menefreghismo crescente di coloro che sono rimasti, hanno portato a prendere una decisione che, in realtà, già da un paio d'anni era nell'aria: ripartire dai piccoli per dare nuova linfa allo stesso coro. E' da qui che vogliamo ripartire: dalle scuole medie e dai giovanissimi senza dover più supplicare e far affidamento sui grandi che poi ti lasciano sempre in 13...proprio come gli anni del nostro coro!

In verità, alcuni bambini si sono inseriti negli ultimi mesi nel coro ma non sono stati costanti e nemmeno troppo invogliati, ecco perché la "rivoluzione" vuole essere proprio più profonda: niente bambini troppo piccoli, niente giovani troppo impegnati o senza stimoli. A settembre si ricomincia dal nulla e questa non è una sconfitta ma un nuovo stimolo a lavorare meglio per il Signore!

Del resto, come scritto sul profilo Facebook, non si tratta della fine del coro ma di una svolta necessaria per non farlo morire davvero.

24 Maggio 2012

 

...Sui passi di Gesù

Domani hanno inizio tre appuntamenti che i nostri coristi insieme ad altri giovani della parrocchia hanno voluto per tutta la comunità parrocchiale, locale e anche per altre parrocchie della Diocesi che vorranno unirsi in a noi...sui passi di Gesù.

Si inizia domani con una veglia, presso la nostra parrocchia, che vuol riprendere e continuare il discorso dell'unione fraterna all'interno della chiesa cattolica, abbattendo quelle assurde barriere che spesso vengono alzate fra i vari movimenti, o tra sacerdoti e religosi ovvero tra consacrati e laici: bisogna capire che la Chiesa è UNA e che non esistono strade migliori di altre ma solo UNA VIA che si può percorrere in modo diverso ma pur sempre insieme. Si invocherà quindi lo Spirito Santo perché possa portare amore e unità. La Veglia è già scaricabile dal nostro sito alla sezione  Download.

Sabato, porteremo quest'amore e questo Spirito di fratellanza presso la Casa di Riposo Calà di Mussomeli. Ci accompegnaranno in questa visita anche alcuni ragazzi del primo anno di Cresima, perché anche essi, nel loro piccolo, potranno sperimentare che Gesù è in tutti i fratelli, specie in quelli che soffrono.

La giornata conclusiva di questi appuntamenti è fissata per il 27 Maggio, giorno di Pentecoste. Questa volta andremo in trasferta a Bilici, dove don Giuseppe Di Rocco ci ospiterà presso il famoso Santuario della zona. In realtà si tratta di una mezza giornata perché la partenza per Bilici è prevista per le 16:00 e, arrivati al Santuario, ci si potrà confessare, partecipare alla Messa, godere di un oretta di relax e poi partecipare alla Veglia conclusiva che sarà animata dai nostri giovani.

Per maggiori dettagli basterà guardare la locandina a destra che potrete visionare meglio dalla sezione Download - Sui passi di Gesù.pdf - (dove troverete a breve anche la Veglia di giorno 27) o chiederci informazioni attraverso i nostri contatti!

17 Maggio 2012

 

Pellegrini nella gioia

Partenza da Polizzello posticipata di un'ora. Arrivo in tempo per la Santa Messa presso il Santuario di Bilici. Sette ore per arrivare alla meta che si erano prefissati questi "pazzi" pellegrini che hanno percorso oltre 35 Km a piedi per raggiungere uno dei luoghi più suggestivi e frequentati dai cattolici siciliani.

E' stata questa l'esperienza che hanno fatto cinque giovani della parrocchia Cristo Re di Mussomeli, domenica 6 Maggio, armati soltanto dei loro zaini e di una chitarra acustica con la quale hanno intonato alcuni canti durante la pausa pranzo (fatta, chissà se per un semplice caso, davanti a una edicola con Gesù Crocifisso in contrada Chiapparìa).

Stanchezza ma tanta gioia e soddisfazione per tutti e 5 i ragazzi che già aspettano il prossimo anno per riproporre l'avventura a sfondo religioso: non è stata infatti una gita ma una forte esperienza di preghiera vissuta nella fraterna condivisione, tra asfalto e meravigliosa natura! E chissà se entro l'anno non ci scappi un altro pellegrinaggio...e con un gruppetto più numeroso di partecipanti: già le premesse ci sono, perché altri giovani sono rimasti incantati da questa esperienza e hanno chiesto ai "cinque pazzi" di voler essere presenti a futuri pellegrinaggi.

Meravigliato pure don Giuseppe Di Rocco, il sacerdote che ha celebrato la messa nel Santuario, e che si è avvalso di due dei giovani pellegrini per allestire in poco tempo un chiesa all'aperto, e per leggere le letture e le preghiere dei fedeli, grazie anche alla collaborazione di altri presenti!

"Grazie di cuore! E' stata una bellissima esperienza!", così ha commentato Enzo, uno dei pellegrini. Gli fa eco Carmelo "Grazie a tutti voi....giornata indimenticabile!! Paesaggi stupendi...e splendidi momenti di condivisione!". Per Maria Vincenza, una delle due donne del gruppetto,  questa è stata "l'esperienza più emozionante,più bella,più forte della mia vita!!!non dimenticherò mai quella giornata!!!Grazie amici miei x i momenti meravigliosi ke mi avete regalato, grazie Gesù x tutto quello ke ogni giorno mi doni,sei la ragione della mia vita!". Sulla stessa onda il commento dell'altra pellegrina, Mariella: "è stata una bellissima esperienza di fede nella preghiera e nel sacrificio,da ripetere magari con Adele e Michele e tanti altri che credono a nostro SIGNORE GESU'..............". Queste invece le parole del capopellegrino, Dario, che ha voluto fortemente questa iniziativa: "Siamo partiti come amici siamo tornati FRATELLI per un giorno la natura e' diventata chiesa dovremmo farle piu' spesso queste esperienze...evitando possibilmente di prendere in mezzo ai campi di grano..."...In effetti l'unico, simpatico, inconveniente è stato un'indicazione sbagliata avuta da un pastore dopo pranzo che ha fatto allungare il percorso ai cinque pellegrini che ad un certo punto sono stati costretti ad attraversare un vasto campo di grano per recuperare chilometri e tempo.

Insomma, possiamo dire che questo è stato solo il "battesimo" di pellegrini per i 5 pazzi!!! Alla prossima...

10 Maggio 2012

Pellegrinaggio a Bilici

Giorno 6 Maggio alle ore 9:00 andremo in pellegrinaggio (a piedi) fino a Bilici, partendo dalla frazione di  Polizzello. Saranno un bel pò di Km che trascorreremo nella preghiera, nel canto, nella meditazione e nel divertimento. Ovviamente faremo una pausa pranzo (da portare a sacco) ed eventuali pause per riposarci.

L'obiettivo è essere a Bilici prima della Messa pomeridiana. Non siamo dei pazzi, come qualcuno ha pensato in questi giorni, perché il pellegrinaggio fino a Bilici è fatto annualmente da migliaia di fedeli...da vari secoli ormai.

La festa e le sue origini. Un giorno di molto tempo fa, un 3 maggio la duchessa Ferrandina Alvarez espose dentro la chiesetta del suo feudo di Castel Belice il Crocifisso ligneo regalatole dal padre guardiano Michelangelo La Placa, che lo aveva fatto scolpire nel 1638 da fra Innocenzo da Petralia dei Frati Minori. Questo si evince da quanto ha scritto il Sac. Luigi Irnmordino di Villalba (1).

Nel 1982 un poeta di Marianopoli, in maniera molto significativa, scriveva:

“...A nuantri ni lassau sti insegnamenti

nsemi a lu crucifissu di Bilici

Avi du o tricentanni ca li genti

vannu mpellegrinaggiu e su felici

lu tri di maiu d'ogni annu iamu

a lu so santuariu e lu ludamu ...” (2).

Per alcuni sono passati 350, per altri 200 o 300 anni dall'inizio del pellegrinaggio, ma indipendentemente dalle discordanze storiche o da quanto dicono le leggende e la fantasia popolare, è un dato di fatto che ogni anno migliaia di fedeli (il 3 maggio 1995 sono stati oltre 7 mila) in un giorno feriale vengano qui, a piedi, da molti paesi della Sicilia, in particolare dalla provincia di Caltanissetta e di Palermo. Marianopoli, Villalba, Vallelunga, S. Caterina Vill.sa, S. Cataldo, Serradifalco, Resuttano, Alia, Gangi, Caltavuturo, Geraci, Petralia Sottana e Soprana, Mussomeli, Sutera, Valledolmo, Castellana Sicula, Caltanissetta e Bompietro sono i paesi da cui provengono la maggior parte dei pellegrini, anche se non manca qualcuno che viene da piu lontano, perfino da Catania.

“Da centinaia di anni tutto questo continua ancora oggi â¿¿ diceva un pellegrino provenierlte da Petralia â¿¿ questo ha qualche cosa di straordinario. Dio esiste. Probabilmente per molti intellettuali ciò e sconcertante” (3).

Che cosa spinge, ogni primavera, da 350 anni orrmai, gruppi di donne, uomini, giovani e bambini provenienti da lontano, in macchina o in pullman a salire infine a piedi (molti a piedi scalzi) sulla collina alla cui sommità è collocata la chiesetta dell'ex feudo di Castel Bilici?

Non sono pochi i pellegrini che partono all'alba da Resuttano o da Petralia per fare l'intero “viaggio” a piedi, senza l'uso di alcun mezzo. E’ proprio questo fenomeno di religiosità popolare che sta analizzando il gruppo di studiosi guidato dal Prof. Roberto Cipriani, nell'indagine socioantropologica in corso, commissionata dal Centro Studi “A. Cammarata” di San Cataldo.

Lo studio, iniziato con una “ricerca di sfondo” e una “ricognizione sul territorio” nel maggio 1994, utilizza dal punto di vista metodologico oltre agli strumenti “abituali” dell'indagine sociologica, quali l'intervista e l'osservazione partecipante, anche la ripresa dei fenomeni analizzati tramite la fotografia e la videoregistrazione, strumenti certamente efficaci della “comunicazione sociale”.

Molti sono gli interrogativi che costituiscono alcune delle ipotesi della ricerca su “U Crucifissu di Bilici?:

â¿¿ E possibile un “identikit” del pellegrino di Bilici?

â¿¿ Qual è la fenomenologia della religiosita popolare e quali forme di devozione praticano i devoti di questo territorio?

â¿¿ E’ mutato nel tempo il rapporto dei fedeli col Crocifisso?

â¿¿ Il rapporto del fedele col Crocifisso è di tipo “personale” o è “mediato” dalla Chiesa?

â¿¿ La tipologia dei fedeliâ¿¿pellegrini che si recano dal Crocifisso di Belici e diversa da quella che esiste in altri luoghi?

â¿¿ In particolare, quanto il contesto culturale, agricolo e pastorale di questa vallata rende “unico” il pellegrino del “Bilici,>?

Senza avere alcuna pretesa di esaustivita, ci pare opportuno fare alcune considerazioni che scaturiscono da una prima osservazione realizzata il 3 maggio 1994 e dalle interviste condotte nel maggio 1995.

Il “devoto” va dal Crocifisso per sciogliere un voto, chiedere una grazia. E’ un pellegrino che parla un linguaggio semplice e coerente e porta un ringraziamento altrettanto coerente e “concreto” per la grazia che ha ricevuto: una gamba, una testa, una figura umana, tutte fatte di “pane”, che viene deposto sul “banco del pane”, collocato all'interno della chiesa e che verra distribuito a tutti i pellegrini. Questo è un uso molto diffuso in tutta la Sicilia e in particolare nelle zone interne, anche per molti altri santi: S. Antonio, S. Elisabetta, S. Lucia, S. Giuseppe. Probabilmente in altri tempi, in cui in queste zone la fame era una piaga endemica, il voto consisteva nel portare il pane per i poveri. Anche oggi, oltre a quello che viene portato dai pellegrini, vengono distribuite centinaia di chili di pane che ha preparato il comitato che gestisce la festa.

Molti portano la loro offerta in denaro, in forma molto personale e libera e questo avveniva anche in passato se ancora oggi parlano, probabilmente esagerando alquanto, delle “ceste” colme di denaro e dei litigi “a colpi di bastone” (3) tra i “partitari” che organizzavano la festa e poi dividevano i proventi.

Altri portano ex voto, nella piccola chiesa infatti sono visibili molti di questi (di cera, d'oro e d'argento), che i pellegrini hanno portato in tempi lontani, a giudicare dalle date ivi apposte.

LA TRAZZERA Dl MARIANOPOLI

Gli abitanti di Marianopoli sono certamente i maggiori frequentatori del santuario. Alla fine del sentiero che da Marianopoli porta al santuario e che diventa faticoso e ripido nell'ultimo tratto, arrivano numerosi, nella tarda mattinata, molti pellegrini, soprattutto giovani e a gruppi numerosi e disordinati. La visita al “Signuri di Bilici” spezza il ritmo quotidiano del tempo; anche chi abitualmente lavora interrompe per quel giorno la sua attivita, ma altri raggiungono amici e parenti piu tardi, “quando la mandria ritorna dal pascolo” come riferisce del proprio marito una giovane donna che arriva a piedi con un bimbo di appena quattro mesi in braccio.

Ancora lungo la stessa “trazzera”, così come vuole la tradizione, si usa raccogliere delle “pietruzze”, che poi saranno usate durante l'inverno per scongiurare pericoli e calamita naturali. Qualche giovane ricorda dei propri nonni che avevano di questi sassolini e li buttavano sul tetto della propria casa per proteggerla dai temporali.

Di quest'uso esistono due versioni: altri infatti riferiscono che i pellegrini partivano con tanti sassolini, tanti per indicare le decine del rosario della Santa Croce, che recitavano lungo il percorso e le andavano disseminando sulla strada mentre altri li raccoglievano e li portavano a casa, per utilizzarli nei momenti di maggior pericolo alle persone e alle cose.

UNA FESTA DI PRIMAVERA

L'atmosfera è quella della festa campestre, della scampagnata primaverile. Moltissimi sono gli adulti, gli anziani, ma non mancano i giovani. Gruppi di studenti della vicina Marianopoli disertano le lezioni per salire su al santuario, dopo aver camminato per due ore. Passano tutta la mattinata in allegria. .

Anche nel salone interno al cortile, in quel grande locale che è stato ora stalla e ora granaio, ci sono gruppi di persone che scherzano allegramente mentre consumano il loro “pranzo a sacco”. Sono soprattutto gruppi familiari molto numerosi, di “famiglie patriarcali” (suoceri, cognati, fratelli, figli, nipoti... 25 persone!), che si organizzano con macchine proprie.

La dimensione della festa campestre è certamente antica e infatti i più anziani ricordano e raccontano, con una certa reticenza, che molti anni fa, quando partivano in gruppi dai paesi, sui cavalli, ognuno con la propria famiglia, arrivavano uno o due giorni prima e la sera della vigilia, nel grande salone che ancora oggi si affaccia sul cortile, si creava un clima di allegria e di gioia. Si cantavano motivi popolari al suono di una fisarmonica e molti, soprattutto giovani, ballavano fino a tardi, aspettando il nascere del giorno della “Santa Croce”. Per alcune coppie giovani, sposate da qualche mese il “viaggio a Bilici” era atteso con trepidazione e costituiva, insieme al “viaggio” a Caltanissetta per le “vare” della settimana Santa, il “viaggio di nozze”. Per molti questa rimaneva la prima se non proprio l'unica esperienza di viaggio fuori dal proprio paese. Oggi l'uso dell'automobile, che permette di raggiungere il santuario in minor tempo, ha cambiato molto queste usanze; nessuno arriva più la vigilia né prima delle 7,30 del mattino del 3 maggio.

LA DEVOZIONE POPOLARE DEL CR0CIFISSO

Fino ad alcuni anni fa (forse l'89), probabilmente prima dell'ultimo restauro, come riferisce sompre qualche pellegrino, c'era l'abitudine di prendere una piccola parte del legno del Crocifisso e di mangiarla pensando che cio avesse un potere taumaturgico.

Oggi questo potere è stato trasferito alle ferite sanguinanti del Crocifisso, soprattutto quelle del costato, il cui sangue scorre per tutte le costole. Sono queste che i pellegrini vanno a baciare quando il Crocifisso e ancora in chiesa, sulla scala posta davanti all'immagine, proprio dietro l'altare. Alla fine della processione, in un clima di commozione generale, i fedeli baciano il Cristo da lontano e porgono i fazzoletti perche “asciughino” le ferite e poi li conservano come relique.

Un particolare significato “miracoloso” e “protettivo” viene attribuito anche al “nastro rosso” distribuito insieme all'immaginetta del Crocifisso. Molti lo legano alla croce di ferro che in epoca piu recente è stata posta sul Calvario, poco distante dalla chiesa in cui e posta la venerata immagine. Alcuni, soprattutto i giovani lo portano come un bracciale e lo conservano come un bene prezioso.

Marianopoli e Villalba sono certamente i paesi maggiormente coinvolti nel culto del Crocifisso di Bilici e si è instaurata una certa solidarietà, rafforzata anche dall'isolamento di questi due paesi rispetto agli altri, certamente meglio collegati da strade piu agevoli.

La fede nel Crocifisso percorre sentieri certamente diversi da quella della scienza, ma la gente ha bisogno di credere che il soprannaturale sia presente nella vita quotidiana e che questa “presenza” sia benefica e porti salvezza: e infatti “Grazia, Signiruzzu!” è il grido fiducioso e accorato con cui i pellegrini continuano a rivolgersi al Cristo “miracoloso”.

4 Maggio 2012

Affiliazione col sito Libreria del Santo

Dal 20 Aprile 2012, il nostro sito è affiliato con quello della prima libreria cattolica online Libreria del Santo, nella quale troverete Sacra Scrittura, Teologia, Liturgia, Catechesi, Vite di Santi e Beati, Vite e Opere dei Papi, Diritto canonico... La più ampia vetrina di libri religiosi di tutta la rete. Presente anche un ricco catalogo di DVD, CD e SPARTITI di canti liturgici e musica sacra. Presente, infine, un vasto assortimento di ARTICOLI RELIGIOSI! Tra l'altro potrete ricercare i prodotti direttamente dal Widget Ricerca di LibreriadelSanto che trovate sotto o che troverete SEMPRE nella pagina delle News e/o dell'Area riservata.

21 Aprile 2012

LibreriadelSanto.it - La prima libreria cattolica online

Come un sol Corpo

Molto più che una semplice Veglia di preghiera, quella che ieri sera si è svolta nella cappella del SS. Sacramento della nostra parrocchia. Per la prima volta abbiamo pregato insieme, e per crescere insieme, noi ragazzi del coro con i fratelli delle varie comunità del Cammino Neocatecumenale, con un gruppetto di catechisti, con alcuni giovani impegnati in parrocchia a vario titolo (animatori Grest, oratorio, lettori ecc...), con tutte le nostre suore della Carità si S. Giovanna Antida Thouret e qualche coppia di sposi della nostra parrocchia. Peccato solo che il nostro parrocco, per impegni pastorali, è potuto arrivare solo a fine veglia.

Una Veglia voluta fortemente per chiedere a Gesù di essere UNA COSA SOLA, UN SOLO CORPO (come diceva il titolo della stessa Veglia), pur nella diversità di ministeri e carismi che abbiamo in parrocchia. Abbiamo voluto così abbattere per la prima volta quel muro o quelle incomprensioni (o a volte indifferenze) che ci sono tra i fedeli attivi in parrocchia. Abbiamo chiesto a Gesù di farci comprendere, attraverso il suo Spirito, che le differenze tra di noi non sono un ostacolo o un motivo di divisione ma una grazia immensa per l'edificazione della sua Chiesa.

Anche nella scelta dei canti abbiamo voluto dare questa impronta unitaria, sia perché i testi dei vari canti richiamavano insistentemente l'amore fraterno, l'unità, l'essere una cosa cosa come lo sono il Padre e il Figlio, sia perché degli 8 canti eseguiti, 4 sono stati canti del Cammino Neocatecumenale e 4 sono stati canti che in genere facciamo noi coristi. E tra questi ultimi canti ne sono stati scelti uno Gen (quindi un canto focalarino), uno usato dal RnS, uno conosciuto a livello nazionale e uno di recente pubblicazione noto solo ai coristi: tutto ciò a voler sottolineare l'unità tra tutti a livello parrocchiale e nazionale.

La veglia ha lasciato un'impronta positiva a tutti, tant'è che in molti hanno proposta di farlo diventare un appuntamento periodico, magari invitando altre parrocchie. Questa è la speranza: lodare insieme Dio, nella diversità ma nell'unità, senza più barriere, senza più stranieri...nel tuo amore siamo un popolo!

Alla prossima, allora!!

(Nella sezione Download troverete i librettino usato per la Veglia.)

21 Aprile 2012

Ennessimo Ok per l'ennesimo ecomostro a Mussomeli: tutti gridano VERGOGNA!

Un altro scempio si consumerà presto a Mussomeli: il commissario ad acta ha dato il suo assenso alla costruzione di un centro commerciale nel nostro parco urbano. Tutto questo nell'indifferenza più totale dei nostri amministratori e dei nostri politici locali, non certo però nell'indifferenza dei cittadini che questa volta sono molto decisi a dire NO all'ennesimo "ecomostro" che potrebbe sorgere a Mussomeli.

Già in molti si sono attivati, specie sul Web, a prepare una controffensiva a questa situazione e noi del coro siamo disposti a scendere in prima linea contro questa decisione assurda che priverebbe il paese dell'ultima zona verde presente nel centro abitato, e per di più il centro commerciale dovrebbe sorgere vicino al teatro all'aperto presente nello stesso parco urbano.

E' ovvio che tutto questo è inconcepibile e le parole dure venute fuori su Facebook e altri social network (abonimio, devastione ambientale, MAFIA pura...) non sembrano essere solo delle espressioni esagerate di chi ormai è stufo di essere vittima del sistema politico locale e nazionale.

17 Aprile 2012

Adorazione del Giovedì Santo:

Come ben sappiamo, la Santa Messa in "Cena Domini" del Giovedì Santo  ricorda l’istituzione dell’Eucaristia durante l’Ultima Cena e del Sacerdozio Ministeriale. Durante la Messa si ripete l’antico rito della “lavanda dei piedi“, che sottolinea l’importanza del “servizio” sacerdotale e apostolico. Così come Gesù lavò i piedi ai suoi discepoli, così ogni cristiano ed in particolare i consacrati sono chiamati a “lavare i piedi” a chi sta loro accanto. Le letture di questa celebrazione colgono il senso profondo della cena pasquale: partendo dal significato dell’Antico Testamento riguardanti le prescrizioni per la celebrazione della Pasqua ebraica, si giunge al suo compimento e al nuovo significato che essa assume in Cristo, con la sua passione, morte e risurrezione.

La Messa si conclude con la reposizione del SS. Sacramento nella cappella convenientemente ornata.

Da quel momento in poi, tutti i fedeli possono sostare nella cappella in adorazione silenziosa, ma dalle 21:00 inizia un'adorazione comunitaria insieme al parroco e ai fratelli del Cammino Neocatecumenale.

Più tardi, alle 22:30, i giovani della parrocchia, insieme alle suore della Carità, animeranno la Veglia fino a mezzanotte con canti e preghiere. E' una ricorrenza annuale alla quale i ragazzi del nostro coro, insieme agli altri giovani e giovanissimi di Cristo Re non vogliono rinunciare, perché hanno capito quant'è bello fare compagnia a Gesù nella notte in cui veniva tradito. Vogliamo evitare di "addormentarci" come Pietro, Giacome e Giovanni che non riuscirono a vegliare con Gesù mentre lui sudava lacrime di sangue nel Getsemani, pensando quale triste fine lo attendeva.

Ogni anno il tema della Veglia animata dai giovani è sempre diverso. Quest'anno il titolo è: "Signore, tu lavi i piedi a me?": rifletteremo su uno dei gesti più "assurdi" fatti da Gesù, e cioè la lavanda dei piedi. Lui, il Maestro, il Creatore, Dio dell'Universo, si china a lavari i piedi alle sue creature. Un gesto talmente folle che l'apostolo Pietro prova a rifiutarsi di farseli lavare ma Gesù gli spiega che se non gli laverà i piedi non entrerà nel suo Regno.

Con questa Veglia vogliamo chiedere al Signore di insegnarci l'umiltà, il servizio, la capacità di chinarci sugli altri, anche su chi ci tradisce (Gesù lavò i piedi anche a Giuda) perché come canteremo durante l'adorazione...SERVIRE E' REGNARE!

Durante la Veglia saranno distribuiti dei libretti con i passi biblici, le riflessioni, le preghiere e i canti. In genere ne vengono stampati una decine di copie per i giovani, ma se qualcuno ne volesse una copia la può scaricare e stampare da questo sito nella sezione Download.

5 Aprile 2012

Epilogo "francescano" per l'asino della "Passione"

In mattinata è uscita su Magaze.it la replica di Salvatore Giardina in riferimento alle nostre "accuse" riguardanti il maltrattamento dell'asino usato per la Passione. E' un comunicato stampa molto simpatico (quasi comico) che vi invitiamo a leggere perché se è vero, a detta del regista, che l'asino gli ha confessato di essersi divertito a stare in quel recinto, noi ci siamo divertiti molto a leggere quest'articolo: l'asino della "Passione" è diventato l'asino che parla con San Francesco.

Siamo, quindi, molto contenti che alla fine, sia noi che lui (l'asinello), ci siamo fatti quattro risate.

31 Marzo 2012

Il "nostro" asinello è tornato a casa

Dopo il nostro articolo e le continue lamentele su Facebook, tirando in ballo anche i giornali online locali, che ha permesso anche l'uscita, nella tarda serata di ieri, di un relativo articolo su Magaze.it,  il nostro asinello abbandonato alla sua "passione" è tornato a casa già da ieri sera.

Tutto ciò è costato anche insulti e incomprensioni ma la cosa che più ci rallegra e ci interessa è che il quadrupede è tornato a casa sua. Ringraziamo anche tutti coloro che ci hanno sostenuti in questa "battaglia" a fin di bene, nella quale non era nostro interesse criticare la rappresentazione della Passione di Cristo che lo ha utilizzato per alcune scene.

28 Marzo 2012

 

E' lui l'asino o chi lo ha lasciato lì?

In questa foto, il povero asinello lasciato per una settimana in Viale Europa in un angolo angusto del cortile dell'ex consorzio. Molti gli abitanti della zona che hanno sentito ragliare il povero animale disturbato dai rumori assordanti delle vetture che percorrono, continuamente, entrambi i sensi del Viale nonché la più frequentata e vicinissima Via Palermo.

L'asinello che in questi giorni si è assorbito un bel pò di aria inquinata, di certo ben diversa da quella che è abitutato a respirare in campagna, è stato utilizzato (a detta di alcuni abitanti della zona) per le prove ed alcune scene della rappresentazione della Passione di Cristo che è stata inscenata sabato 24 e domenica 25.

Nulla da dire sull'impiego dell'animale per tali scene, ma la domanda che ci poniamo è la seguente: c'è bisogno di lasciare un povero asinello in un posto così sporco, in pieno centro urbano, alle notevoli escursioni termiche di questi giorni, e senza cibo (almeno per 4 ore dalle 20:00 di domenica 25 marzo)??

Tra l'altro questa foto è stata scattata ieri, domenica 25, quando ormai il quadrupede era "inutile" per la rappresentazione ed è rimasto lì almeno fino all'una di notte, quando oramai la "Passione di Cristo" si era conclusa da un pezzo. Tutte le impalcature dei vari scenari erano già smontate ma nessuno si è preoccupato di riportare l'asinello nel suo habitat.

Non abbiamo dubbi sul fatto che la vera passione l'abbia vissuta questo animale dagli occhi tristi, e vi assicuriamo che non era finzione!!

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26 Marzo 2012